Il tempo non è nostro, quello passato è abitato dai ricordi e quello che abbiamo davanti non è nelle nostre mani.
Da sempre rincorriamo il tempo o cerchiamo di fermarlo, dimenticandoci di viverlo e rispettarlo.
Questi nostri giorni percorsi da un virus, ma anche da tanti eventi naturali sconvolgenti, in parte causati dall’intervento umano, imprimono segni indelebili su questa piccola porzione di tempo che stiamo vivendo.
Se siamo capaci di coglierli, sono segnali che indicano quanto sia necessario per tutti cambiare direzione.
Il tempo che è stato appartiene al passato e condiziona il presente, ma il tempo che sarà potrà riacquistare il suo immenso valore solo se ognuno, nella vita di ogni giorno, s’impegnerà ad orientare nuovamente il presente nel rispetto della Terra e del futuro delle nuove generazioni.
Solo così l’orologio che segna il tempo non impazzirà, sfuggendoci di mano, e la sua essenza verrà trasmessa come lo è stata fin dall’antichità.
Simonetta, Francesco, Vincenzo